Occorre tener presente che nel 1888 in Svezia era vietato alle donne fare il bagno in mare e quella cosa di uscire nudi nei dipinti era del tutto inappropriata al di fuori di un’ambientazione mitologica; ecco perché questa prima volta è così interessante, a parte quanto sia incredibilmente ben eseguita.
Zorn raffigura il nudo all’aperto di una donna che tiene in braccio il suo bambino sulla riva della spiaggia. Dal titolo del dipinto si intuisce che si tratta della prima esperienza del bambino come bagno estivo.

Un paesaggio appena distinguibile e il resto è acqua, anzi luce e movimento nell’acqua. E anche quella luce che colpisce l’anatomia umana, l’effetto della luce sul corpo umano, quasi come uno dei bagnanti di Renoir. È lo stile caratteristico di Zorn, abbastanza classico da essere un maestro pittore e abbastanza “impressionista” da non essere un altro pittore soffocante.
Il dipinto ebbe un grande successo all’Esposizione Universale di Parigi nel 1889 e Zorn vinse una medaglia. Con ciò rafforzò il suo prestigio e ricevette ancora una volta il plauso unanime del mondo artistico dell’epoca, sebbene il pittore fosse già quasi una leggenda. Insieme a Sargent o Boldini, Zorn fu uno dei ritrattisti più ricercati della fine del XIX secolo. I milionari hanno speso una fortuna per avere un ritratto di se stessi, inclusi tre presidenti degli Stati Uniti.