L’artista dipinge per l’ennesima volta Madame Cézanne, sua moglie Hortense Fiquet. Chissà quante ore (o settimane…?) la poveretta ha dovuto trascorrere immobile…
Madame Cezanne era una delle poche persone in grado di sopportare il temperamento quasi militare dell’artista, che non aveva fretta quando si trattava di dipingere. Una piccola pennellata qui, un’altra là e il lavoro prendeva forma mentre i muscoli della modella di turno soffrivano di crampi e prurito.

Bequest of Robert Treat Paine, Boston, Museum of Fine Arts
Se una mosca si posava sul suo viso, era meglio non muovere un ciglio per non dover ripetere il processo. O quel che era peggio… dover sopportare una delle leggendarie sfuriate del post-impressionista.
Hortense è inconfondibile: crocchia e riga centrale, occhi a mandorla, naso largo e la mascella potente. Con le mani giunte in grembo, la donna attende rassegnata che il genio finisca.
Cezanne la dipinge come se fosse una natura morta, con il suo stile solido che tanto ha impressionerà la successiva generazione di artisti che avrebbero iniziato l’arte moderna (Picasso e i cubisti, per esempio…). Inoltre, se guardiamo da vicino, la dipinge leggermente inclinata, appoggiata su un lato della sedia.