I colori vivaci e le pennellate casuali di “L’oceano” caratterizzano una serie di immagini satiriche dipinte da Magritte nello stile del defunto Pierre-Auguste Renoir, le cui immagini avevano lo scopo di deridere i gusti conservatori del pubblico francese.
La posa del dio delle acque in questa immagine prende direttamente prestito da un’opera tarda di Renoir. Mentre la seconda guerra mondiale volgeva al termine, si allontanò dai soggetti più macabri del Surrealismo e abbracciò una tavolozza radiosa e, come diceva lui, “soggetti ammalianti”.
L’artista ha scritto che voleva dipingere quadri “che susciteranno ciò che resta del nostro istinto di piacere“. Tre anni dopo, nel 1946, firmò il manifesto Surrealismo in piena luce che i suoi amici belgi avevano scritto per delineare tali principi. Ma le immagini in questo stile hanno attirato considerevoli critiche dai suoi amici surrealisti.