Il titolo dell’opera è Giapponeseria: Oiran ed è un dipinto del pittore olandese Vincent van Gogh, realizzato nel 1887 e conservato al Van Gogh Museum di Amsterdam.
Mentre era a Parigi, Van Gogh è stato esposto a una miriade di stili artistici, comprese le xilografie giapponesi Ukiyo-e. Queste stampe furono rese disponibili in Occidente solo a metà del 19° secolo.
Van Gogh collezionava opere di maestri ukiyo-e giapponesi come Hiroshige e Hokusai e affermava che queste opere erano importanti quanto le opere di artisti europei, come Rubens e Rembrandt.
Van Gogh è stato ispirato per creare questo particolare dipinto da una riproduzione di una stampa, ritraente una cortigiana, di Keisai Eisen apparsa sulla copertina del maggio 1886 della rivista Paris Illustré.
Van Gogh ingrandisce l’immagine della cortigiana di Eisen, collocandola su uno sfondo dorato contrastante delimitato da un lussureggiante giardino acquatico basato sui paesaggi di altre stampe di sua proprietà. Questo particolare giardino è popolato da rane e gru, entrambe allusioni alle prostitute nello slang francese.
Mentre le caratteristiche stilistiche esibite in questo dipinto, in particolare i contorni forti e scuri e le strisce luminose di colore, arrivarono a definire lo stile maturo di Van Gogh, egli fece anche sua l’opera.
Lavorando con la pittura piuttosto che con una xilografia, Van Gogh è stato in grado di ammorbidire il lavoro, facendo affidamento su pennellate visibili per dare dimensione alla figura e all’ambiente circostante, oltre a creare una tensione dinamica sulla superficie non presente nelle stampe originali.