Il mercato romano degli schiavi (Marché romain aux esclaves) è un dipinto a olio su tela del pittore francese Jean-Léon Gérôme, realizzato nel 1884 circa. Il quadro oggi è conservato al Walters Art Museum di Baltimora.
Jean-Léon Gérôme dipinse molti quadri della vita romana e molti di essi mostravano un mercato di schiavi. Poteva così vantarsi di controllare l’anatomia umana (in particolare quella femminile), poiché gli schiavi andavano nudi o seminudi quando venivano venduti, e naturalmente della conoscenza della storia, disciplina che affascinò l’artista.
A differenza del resto delle sue opere sulla tratta degli schiavi, qui Gérôme dipinge la schiava di spalle all’osservatore, mentre a sua volta osserva i suoi potenziali acquirenti e non viceversa. Forse usando questo punto di vista, lo spettatore può provare più empatia per la povera donna.
La schiava si copre il viso con il braccio mentre il pubblico esulta, fa offerte e osserva la sua umiliante nudità.

Gérôme le attribuisce un evidente protagonismo, ma bisogna evidenziare la figura del mercante di schiavi con quella toga rossa, o la prossima schiava seduto ad aspettare il suo turno con una faccia cupa, e ovviamente quella galleria di clienti romani che mostrano sui loro volti le più svariate espressioni.
È curioso che quando Gérôme dipinse questo dipinto, gli impressionisti stavano già facendo le loro cose da tempo. Gérôme dipinse più come un neoclassicista e il grande pubblico amava le sue opere meglio degli esperimenti di moderni come Manet e co.
Sebbene la storia metta le cose al loro posto e l’impressionismo sia oggi considerato di vitale importanza per lo sviluppo dell’arte, si sa poco di Gérôme. Da qui lo rivendichiamo come un grandissimo pittore con gusti legittimi per la vecchia scuola. Non tutto è o sarà moderno.
Gérôme dipinse sei scene del mercato degli schiavi ambientate nell’antica Roma o nell’Istanbul del XIX secolo. Il soggetto gli ha fornito l’opportunità di rappresentare le espressioni facciali e di intraprendere studi figurativi sulla bellezza sensuale. Ha dipinto un’altra veduta dello stesso evento – Vendita di una schiava a Roma (San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage) – in cui lo spettatore, questa volta, guarda sopra le teste degli spettatori e verso la schiava.
