Il Disperato è un autoritratto olio su tela del 1843-1845 di Gustave Courbet, prodotto durante il suo soggiorno a Parigi. È nella collezione privata del Conseil Investissement Art BNP Paribas
Un Courbet di 25 anni si guarda allo specchio… o fissa lo spettatore…?
Disperazione, impazienza… Preoccupazione per un futuro incerto. L’artista deve aver provato qualcosa di simile in quel momento, se si tiene conto di come ha battezzato la tela, Il disperato, clamoroso autoritratto di Courbet che è anche la perfetta definizione di un primo piano, con la caratteristica inconsueta di esserlo in formato orizzontale.
“Spero sempre di guadagnarmi da vivere con la mia arte, senza deviare di un millimetro dai miei principi, senza aver mentito un solo istante alla mia coscienza, senza nemmeno dipingere ciò che può essere coperto dal palmo della mia mano per compiacere qualcuno, o per vendere più facilmente”. disse il pittore.
Courbet è ancora lontano dal realismo, movimento di cui sarebbe il massimo esponente. Il dipinto qui è troppo teatrale, quasi romantico, dopotutto l’ artista viene rivendicato come il centro dell’opera.
Anche se abbiamo un campione del suo leggendario egocentrismo che il pittore alimentava continuamente di scandali: (“se smetto di scandalizzare, smetto di esistere”).