La passione, soprattutto, ha dominato lo scultore e architetto Gian Lorenzo Bernini. La sua estrema religiosità unita a uno studio permanente della forma scultorea portò all’introduzione di uno stile dinamico ed esuberante, incentrato sull’espressionismo emotivo, che incarnava perfettamente il periodo barocco.
Come Michelangelo prima di lui, divenne un maestro del marmo, pur rimanendo ugualmente fluente in altri media. I suoi modi e la sua visione erano così innovativi, che ha aperto la strada a una nuova era nella scultura europea che ha influenzato la forma fino ad oggi.
Bernini fu anche una figura di spicco nell’emergere dell’architettura barocca romana insieme ai suoi contemporanei, l’architetto Francesco Borromini e il pittore e architetto Pietro da Cortona. I suoi progetti hanno contribuito a riportare Roma al suo antico splendore architettonico attraverso un vasto progetto di pianificazione urbanistica assunto sotto il suo patrocinio dai potenti papi romani dell’epoca.

Fatti e curiosità
- L’insistenza del Bernini sul fatto che la bellezza dovrebbe essere trovata nell’osservare l’uomo e la natura invece di studiare le statue classiche oi dipinti rinascimentali era un allontanamento dai modi tradizionali di creare opere. La sua progressiva attenzione alle emozioni e alla sensualità umane divenne importante per gli artisti successivi fino al periodo modernista. Anche la sua rappresentazione drammatica della carne era nuova nell’arte, introducendo una competenza tecnica che continua a essere studiata.
- Bernini ha reso popolare il concetto di “somiglianza parlante” nel suo lavoro. Sentiva che catturare una persona nel mezzo di una conversazione, o semplicemente nel momento in cui pronunciava una parola, era il modo più vero per catturare la personalità autentica dei suoi soggetti.
- Bernini trasformò lo scopo dei busti scultorei, che in passato si limitavano a servire come ritratti formali per le tombe. Nelle sue mani, sono diventati una forma d’arte per presentare ritratti informali dei vivi, una pratica che non era stata ampiamente utilizzata dall’antica Roma.
- Gian Lorenzo Bernini ha cambiato il modo di presentare le sculture. Spesso li creava “a tutto tondo”, ovvero opere che si trovavano da sole in grandi spazi, pensate per essere viste da tutti i lati da prospettive diverse dallo spettatore, migliorando l’esperienza complessiva e l’intimità con un’opera.
- Fortemente ispirato dal teatro, Bernini ha scritto, diretto e recitato in opere teatrali, in particolare satire di carnevale. Questo talento per il teatro non solo ha influenzato la sua architettura e scultura, ma ha anche portato alla progettazione di scenografie e macchinari teatrali, nonché un’ampia varietà di oggetti d’arte decorativa tra cui lampade, tavoli, specchi e persino carrozze trainate da cavalli che incarnano il Amore barocco per i dettagli e l’ornato. Ciò ha contribuito alla capacità dell’artista di sintetizzare scultura, pittura e architettura in un insieme concettuale e visivo coerente.
Opere significative

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