Francesco Queirolo è stato uno scultore genovese del Settecento, famoso per le sue opere napoletane “impossibili da realizzari”; grandi blocchi di marmo scolpiti con tale delicatezza e cura che un falso scalpello poteva mandare all’inferno l’intera opera.
Queirolo iniziò la sua carriera nella natia Genova ma giovanissimo si stabilì a Roma sotto la protezione del cardinale Spinola.
Il suo talento è presto conosciuto in tutta la città e riceve premi, commissioni e appalusi Fortuna e gloria, ragazzo… fortuna e gloria.

Una delle influenze che più segnò la sua arte fu quella di Antonio Corradini; Queirolo ammirò l’enorme maestria del maestro e non esitò, in modo molto ambizioso, a superare le sue imprese, così si recò a Napoli e lì divenne un alchimista marmoreo, capace non tanto di dar vita alle sue figure, ma di riuscire a creare filigrane così fini e squisite da duri blocchi di pietra, che ancora oggi ci chiediamo come sia stato possibile realizzarle.
Purtroppo non sappiamo molto di questo artista. Quasi tutto, invece e purtroopo, di qualsiasi calciatore subnormale o aspirante celebrità, ma non di Queirolo. Partiamo dal presupposto che la vita di queste persone non deve essere molto interessante. Il suo lavoro, tuttavia, lascia una sempre e chiunque a bocca aperta.
Opere significative

Il disinganno
Nella cappella S.Severo di Napoli, molto vicino alla straordinaria Verità Velata c’è un’altra opera scultorea extraterrestre: è questa meraviglia di Francesco Queirolo che non ha […]