La donna con le calze bianche è un dipinto ad olio su tela dipinto da Gustave Courbet nel 1864 e conservato presso la Barnes Foundation di Filadelfia.
Tradizionalmente, i pittori europei rendevano decoroso il soggetto nudo presentandolo come parte di una narrativa mitologica edificante; in “Donna con calze bianche” Courbet distrugge quella finzione.

Il nudo non è Venere o Diana, ma piuttosto una prostituta che si prepara all’atto. Il contenuto sessuale dell’immagine è schietto: i suoi genitali sono completamente scoperti, anzi posti esattamente al centro della composizione, e ci sono diversi indizi che alludono al tema della prostituzione.
I vestiti sembrano scartati frettolosamente sullo sfondo, e lei guarda seducente una presenza invisibile – presumibilmente il cliente – che sembra in piedi o seduto di fronte a lei.
Il sentiero davanti a lei è consumato, forse inteso metaforicamente. L’esposizione grafica dei genitali suggerisce che Courbet lo abbia realizzato come una commissione privata. Dipinse molti di questi dipinti esplicitamente sessuali durante gli anni ’60 dell’Ottocento.
La storia della proprietà di donna con calze bianche non è nota, ma è probabile che un privato lo abbia commissionato al pittore. Secondo l’iscrizione autografa, l’opera sarebbe stata donata da Courbet al suo amico Pierre-Auguste Fajon. Albert Barnes acquistò il dipinto dal mercante Henri Barbazanges nel 1926. Fu la prima opera licenziosa del pittore, che nello stesso decennio realizzò Il sonno (1866) e L’Origine du monde (1866). È simile alle fotografie erotiche che vengono poi scattate nei bordelli e di cui Courbet ha una collezione.