L’alba di Bouguereau è il primo di una serie di quattro studi di nudo che rappresentano le fasi del giorno, inclusi anche dipinti intitolati Crepuscolo (1882), Notte (1883) e Giorno (1884).
Nell’opera inaugurale della serie, una figura femminile nuda danza senza peso sulla superficie di uno stagno, allungandosi per annusare un giglio che culla delicatamente nel braccio. I toni freddi della sua pelle riecheggiano i colori tenui del primo mattino, mentre Bouguereau mostra la sua maestria nelle pose dei ballerini mostrando il suo equilibrio sulla pelle stessa dell’acqua.

Panneggi diafani le vorticano intorno, mentre la sua sospensione nell’aria e il riflesso specchiato generano un effetto soprannaturale.
Bouguereau è tornato al motivo commerciabile del nudo femminile per tutta la sua carriera, disponendo il corpo in varie pose evocative e illustrative, spesso alludendo al mito o alla storia letteraria.
La produzione di opere a figura singola come Alba gli ha permesso di concentrarsi sui mestieri tecnici essenziali della pittura di figure: in questo caso, la sua padronanza del tratto e la gestione dei sottili contrasti cromatici, contribuiscono non solo alla bellezza sinuosa della figura ma anche alla rappresentazione atmosferica del primo mattino.
Le dita delle mani e dei piedi della modella si tingono di rosa, un cenno alla descrizione dell’alba nell’Odissea di Omero come “l’alba dalle dita rosee, la figlia del mattino“. Sebbene l’opera non sia basata su alcun riferimento mitologico o letterario al di là di questo, Bouguereau ha sempre dotato i suoi nudi femminili di un ampio senso del classicismo e della poetica.



La serie “times-of-day” di Bouguereau è stata acquistata dal suo rivenditore abituale Adolphe Goupil, che ha venduto le quattro opere a turno a vari collezionisti americani. La vendita della serie riflette il successo di Bouguereau con i mercati d’arte statunitensi e europei, indicando il suo ineguagliabile successo di critica e commerciale durante la sua vita.